10 dicembre 2009

sogno

Aprì gli occhi. Una distesa di ghiaccio difronte a lui. Silenzio. Un silenzio insopportabile, di quelli che fanno male. Girò su se stesso. Più volte. Ma in qualsiasi direzione guardasse non v'era che un muro opaco, un parete grigiastra solcata solo da una quasi indistinguibile striscia nel centro, una linea che sembrava dividere ciò che era terra da ciò che era cielo. Ma qual'era la terra? qual'era il cielo? Cercò di urlare. Ne uscì un suono ovattato, irreale. Come se si trovasse in una stanza, una piccola stanza con pareti di piombo. Ma lo spazio era immenso davanti e lui e poteva camminarci attraverso. Si mise a correre, come alla ricerca di qualcosa, di qualcuno. E più correva e più tutto rimaneva immutato, gli sembrava di impazzire. Una molecola che danzava in un vuoto infinito.

Aprì gli occhi. Si accorse di ansimare. Poi un profumo familiare ed una mano che gli accarezzo il viso "Hai fatto un brutto sogno. Non é niente. Dormi". La baciò, sorrise, trasse un profondo respiro e dopo qualche istante cadde nuovamente in un profondo sonno.